PETRACHI – Intervenuto a Tuttomercatoweb, Gianluca Petrachi, ex ds di Roma, Torino e Salernitana, ha fatto il punto sulla serie A ma anche sulla Nazionale di Gattuso. Queste le parole dell’ex dirigente giallorosso, che nella Capitale portò Mkhitaryan e Smalling.
Ma Tudor meritava davvero l’esonero? E Spalletti è la figura ideale in questa situazione?
“Tudor era stato messo alla porta già a fine campionato scorso, poi sono tornati indietro e lo hanno confermato. Già questo non è stato chiaro, una decisione poco lucida. Le colpe non sono tutte di Tudor, c’è anche della confusione generale. Ora arriva Spalletti che ha dimostrato di essere valido, uno che codifica tanto i giocatori e si è visto in Nazionale, dove non poteva funzionare quel metodo. Luciano è uno che sa mettere a posto le cose, ha grandissima personalità e sa quel che vuole, in un club può codificare un gioco diverso da ciò che faceva Tudor. Se non ci saranno attriti ambientali, visto che aleggia nell’aria questa rivalità già di base col Napoli visto il suo scudetto vinto laggiù, lasciandolo lavorare farà bene. L’importante è che lo lascino fare”.
Accennava alla Nazionale. Che ne pensa di Gattuso?
“Lì servono giocatori bravi a gestire e assemblare il gruppo, con pochi schemi da attuare a differenza di come faceva Spalletti. Gattuso, ad esempio, in questo caso è la persona giusta al momento giusto. Un sanguigno, il classico allenatore che fa capire cosa sia il patriottismo e che ha coltivato negli anni diversi contenuti tecnici: è cresciuto tantissimo, siamo in buone mani”.
A Roma invece ci sono ancora giocatori della sua gestione. Con Gasperini volano, possono durare a lungo lassù?
“Gasperini volevo portarlo a Roma già io cinque anni fa, lo può testimoniare anche lui. Lo avevo scelto perché lo ritenevo già nel 2019 un allenatore da Roma: ha portato la cultura del lavoro, a Trigoria ora si lavora come non mai. Non guarda in faccia nessuno, l’ha dimostrato anche col Parma in cui ha tolto Bailey dopo averlo messo venti minuti prima. Devi avere gli attributi per fare queste scelte, poi i risultati devono darti ragione ma sono una conseguenza, perché i giocatori capiscono qual è il trattamento per tutti. Così si cementa un gruppo, Gasperini lo sa fare benissimo e in un ambiente come Roma può fare bene. Piuttosto, gli sarebbero serviti in estate più giocatori consoni al suo calcio”.
Cioè nel mercato estivo la dirigenza poteva portargli altro?
“Il fair play finanziario ha condizionato molto, anche perché Ricky Massara sa far bene il suo mestiere. Magari in estate qualcosa non è arrivato anche a seguito di questi problemi, per questo a gennaio, se riusciranno a muoversi, dovrebbero prendere qualche giocatore più simile alla caratteristiche richieste da Gasperini”.
Lotta scudetto: Napoli, Inter e Milan. Come stanno le cose?
“Il campionato è molto interessante. Il Milan ha cambiato management, Tare ormai ha una mentalità consolidata e ha preso Allegri che è uno dei più bravi in quanto a gestione, sa comunicare con forza ai calciatori. Infatti il Milan ha un’identità, però è indietro all’Inter che da tre-quattro anni ha l’organico migliore in Italia. Il Napoli deve far crescere i nuovi acquisti che non stanno dando ciò che ci si aspettava, anche perché Conte impone carichi di lavoro importanti per uno straniero che arriva dall’estero. Resta il fatto che l’Inter è la più forte nella rosa, il Napoli ha un tecnico che è un valore aggiunto e se la giocherà alla grande e forse anche la Roma si inserirà in questa lotta, se si corregge bene a gennaio”.
