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Roma-Inter, Soulè: “Brutto primo tempo, Inter squadra forte da tanto tempo. Importante è avere la fiducia dei compagni e del mister”

MATIAS SOULE PENSIEROSO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

ROMA-INTER Soulè – Intervistato da Sky Sport al termine della gara dell’Olimpico, Matias Soulè, calciatore della Roma, ha commentato la sconfitta degli uomini di Gasperini. Queste le parole del calciatore argentino:

C’è la delusione per la sconfitta, ma anche la soddisfazione per il secondo tempo: 5-6 palle gol e la capacità di tenere l’Inter nella propria metà campo. Si riparte da qui?
«No, ovviamente penso che quello che abbiamo fatto nel secondo tempo dobbiamo farlo già dall’inizio della partita. Il primo tempo non è stato bello, non l’abbiamo fatto bene. Nel secondo, ovviamente, stavamo perdendo e dovevamo andare a prenderci i punti. Peccato non esserci riusciti, però sì, ripartiamo da qui. Sappiamo che l’Inter è una delle squadre più forti da tanto tempo. Dal secondo tempo dobbiamo imparare e ripartire».

Sulla fase offensiva.
“No, sì, ovviamente. Quello che dobbiamo fare è segnare di più. Finora le vittorie sono arrivate sempre con sofferenza, uno a zero o con il minimo scarto. Però quello su cui dobbiamo concentrarci è migliorarci ogni settimana, per riuscire a creare più occasioni. Oggi lo abbiamo fatto nel secondo tempo, ma – come ho detto prima – deve essere così fin dall’inizio della partita, per raggiungere ciò su cui stiamo lavorando da tempo”.

Quanto conta per un giocatore come te avere la fiducia di un allenatore, di una squadra, di una città dietro, rispetto agli anni passati in cui dovevi, tra virgolette, dimostrare? Quest’anno sembri più libero, più sciolto, quasi un altro giocatore. Già dall’anno scorso, con Daniele De Rossi, avevi iniziato a sentirti più libero di giocare. Cosa ti sta dando Gasperini, oltre alla fiducia che tutti riconosciamo e che la città ti sta dimostrando?
«Ovviamente la cosa più importante è avere la fiducia, non solo dell’allenatore ma anche dei compagni e della gente. Dall’anno scorso, nella seconda parte di stagione, me la sono guadagnata lavorando. Quando la squadra crede in te, e anche l’allenatore, cambia tutto. Da lui ricevo quella libertà di esprimermi, soprattutto quando sono più vicino all’area. Mi dice sempre di arrivare lì, di credere, anche sulle palle sporche. I gol che ho fatto vicino all’area, come quello col Pisa o con il Verona, nascono proprio da questo: se non avessi fatto quella rincorsa, anche stanco e coi crampi, non avrei segnato. Con il suo gioco lo stiamo migliorando settimana dopo settimana. L’anno scorso facevo più l’esterno, il quinto, ora mi sento molto bene lì in mezzo. E come sai, io voglio sempre la palla tra i piedi: è quello che mi dà fiducia».

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